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BREVE STORIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

Nella storia di ogni tempo si è sempre sentita la necessità di tracciare mappe dei vari territori interessati al commercio, alle guerre, alle conquiste, alle scoperte, e più di recente per il turismo e i viaggi di piacere, siano esse riferite agli itinerari terrestri oppure alle impegnative imprese via mare.
Le prime tracce di cartografia risalgono ai Greci, ai Babilonesi e ai Fenici, già nella storia antica grandi viaggiatori e navigatori, che cominciarono a sviluppare tecniche di cartografia (2300 - 350 a.C.), mentre nella civiltà greco-romana la qualità raggiunse il culmine con la famosa Mappa Tolemaica (150 d.C.), che rappresentava tutto il mondo conosciuto di allora in una sola cartina.
I Greci istituirono una sorta di cartografia ufficiale di Stato con Eratostene (250 a.C.)

Mappa di EratosteneMappa di Eratostene (250 a.C.)

Da quanto detto si può notare come il territorio in cui si svolgeva la vita fosse oggetto di rappresentazioni allo scopo di esprimere il possesso o di indicare ad altri un itinerario. Solo nel sec. VI a.C., e nell'antica Grecia, è possibile individuare una cartografia concepita a fini prettamente culturali. Si ritiene che il primo cartografo della Storia sia stato Anassimandro (circa VI secolo a.C.), mentre in epoche successive prima Pitagora e poi Aristotele posero le basi per una cartografia basata sulla sfericità della Terra. Nella civiltà greco-romana la qualità raggiunse il culmine con la famosa Mappa Tolemaica (150 d.C.), che rappresentava tutto il mondo conosciuto di allora in una sola cartina.
Tale documento era contenuto nel libro "Geographia", che fu ritrovato solo nel XIV secolo, e poi riprodotto da molti studiosi nelle più svariate interpretazioni.
I Romani furono dei maestri nella costruzione di strade e città, ma anche nella mappatura delle stesse, in quanto tanti valenti cartografi lavorarono per secoli nel definire e illustrare l'aspetto geografico per ogni angolo dell'impero (27 a.C. - 476 d.C.)

Mappa tolemaicaMappa Tolemaica (150 d.C.)

Negli anni bui del Medio Evo, almeno fino al Rinascimento (XIV-XVI secolo), periodo che conobbe specialmente in Italia una fioritura di tutte le arti, furono pochi in Europa i progressi nel campo della cartografia, ma i Signori e i Signorotti dei feudi, per quanto piccoli, avevano tutti dei disegnatori che si potevano anche definire cartografi e che avevano il compito di mappare le proprie zone e, spiandoli, anche i territori nemici.
Per esempio la Galleria delle carte geografiche all'interno dello Stato della Città del Vaticano prende il nome dalle quaranta carte geografiche affrescate sulle pareti che raffigurano le regioni italiane e i possedimenti della Chiesa all’epoca di papa Gregorio.
Ben più importante fu il progresso della cartografia cinese del Medio Evo, per intenderci ai tempi di Marco Polo, il quale ebbe sicuramente modo di apprezzarne la tecnica: le carte geografiche furono per Cinesi e Mongoli uno strumento molto importante per poter controllare degli Imperi tanto vasti.

Mappa SichuanMappa della provincia cinese del Sichuan (XIV secolo)

Fu con la scoperta dell'America che si aprì la diffusione su larga scala delle carte geografiche: lo stesso Cristoforo Colombo, prima e dopo i suoi viaggi, disegnava carte nautiche, e tutti i grandi esploratori di terra e di mare portavano spesso con sè almeno un cartografo.
In tutti i Regni d'Europa ci fu una vera fioritura dell'arte cartografica: tanti valenti artisti e artigiani si attivarono per realizzare delle mappe che fossero utili, ma che nello stesso tempo decorassero, arricchiti da bellissimi disegni e dipinti (navi, angioletti, ritratti di navigatori e regnanti), le residenze reali e nobiliari anche su tessuti e arazzi di pregio.
Nel '500 si sviluppò anche la produzione di mappamondi, i globi geografici realizzati dai più famori rinomati artisti dell' epoca, ancora oggi presenti in tanti musei italiani, europei e nel mondo.

Carta nautica del Nuovo MondoCarta nautica del Nuovo Mondo (XVI secolo)

Dopo la scoperta dell'America, e di conseguenza tutte le altre scoperte, iniziò l'era coloniale, dal XVI al XX secolo, che fece sviluppare sempre di più la produzione cartografica e la loro capillare diffusione per ogni zona del mondo: per far fronte e questa importante esigenza, i Governi, anche quello Sabaudo, in cui sono conservate molte pregevoli opere, istituirono dei veri e propri istituti geografici, molti dei quali in attività ancora oggi, con il preciso intento di occuparsi solo della mappatura dei territori di appartenenza.

Mappa coloniale della Regione IndianaMappa coloniale della Regione Indiana e del Sud-Est Asiatico (XVIII secolo)

Durante l'epoca di Napoleone, contemporaneo dell'Ammiraglio Nelson, a cavallo tra il '700 e l'800, Francesi e Inglesi approfondirono ulteriormente la produzione di carte geografiche per far fronte a nuove esigenze di commercio e di conquiste: furono pubblicate cartine nautiche e terrestri di zone specifiche, ancora oggi denominate carte topografiche, che avevano il pregio della precisione assoluta per quanto riguarda le coste, le profondità marine, i rilievi, le strade, i sentieri, i villaggi e persino le case isolate.
Per pianificare le battaglie, furono emesse delle cartine di guerra, di cui un esempio emblematico è rappresentato dalla carta francese della battaglia di Waterloo (1815).

Mappa della battaglia di WaterlooMappa della battaglia di Waterloo (1815)

Con il '900 le tecniche si perfezionarono sempre più, e ogni angolo della Terra potè man mano essere coperto da carte geografiche, carte stradali, carte militari, carte nautiche, carte di montagna anche ad uso privato, estendendone l'uso anche al grande pubblico, che cominciò ad apprezzarne l'utilità e la qualità. Come esempio, abbiamo scelto una pregevole carta del ghiacciaio Baltoro (1954), edita in occasione straordinaria impresa alpinistica italiana sul K2.
Come esempio, abbiamo scelto una pregevole carta del ghiacciaio Baltoro (1954), edita in occasione straordinaria impresa alpinistica italiana sul K2.

Carta del ghiacciaio BaltoroCarta del ghiacciaio Baltoro in Pakistan (1954)

Ed eccoci ai giorni nostri: a partire dagli anni '80 del XX secolo il mondo conobbe un vero e proprio boom nel settore turistico, sviluppatosi soprattutto attorno ai viaggiatori "viaggi zaino in spalla" e "on the road", agli escursionisti, agli alpinisti e ai naviganti per diporto.
Ciò portò alla conseguente produzione di massa di carte geografiche dettagliate e adatte allo scopo: Europa, Asia, Stati Uniti, Sudamerica, Australia, ecc. furono coperte in modo capillare da tutti i generi di opere cartografiche specifiche per tutte le esigenze della nuova generazione di viaggiatori.
Nacquero case editrici e librerie specializzate in viaggi e carte geografiche, prima nei vari Paesi Europei e negli Stati Uniti, poi in Italia con la Libreria Il Giramondo nel 1984, che dopo 35 anni è più attiva che mai e con immutato estusiasmo accoglie viaggiatori vecchi e nuovi, fornendo loro una miniera di informazioni su carte geografiche, guide turistiche, accessori viaggio, ecc. con il suo catalogo di oltre 7.000 titoli, sempre aggiornato, sempre al passo con i tempi, sempre con la stessa cortesia e disponibilità.

Carta regionale dell'India
Carta regionale dell'India (XX secolo)

I tempi sono cambiati, senza dubbio: all'inizio del XXI secolo il miracolo delle carte geografiche virtuali si realizzò: per mezzi di innumerevoli satelliti ora quasi tutti noi abbiamo in tasca uno strumento piccolo ma dalle incredibili prestazioni che ci può dare il riferimento geografico passo passo in tutto il mondo. Ma nonostante tutte le più catastrofiche previsioni sull'estinzione delle carte geografiche, il settore continua a vivere, in quanto anche i più accaniti utilizzatori dei navigatori satellitari spesso utilizzano come supporto complementare una carta geografica tradizionale, che offre la possibilità di pianificare un viaggio e non si spegne, offre un effetto scala ed è consultabile facilmente, anche in abbinamento con il gps.
E poi, quale complemento di arredo migliore per il viaggiatore di un mappamondo, di un planisfero murale, di un oggetto cartografico che lo può far viaggiare anche quando vorrebbe ma non può? Chiudiamo la presentazione delle carte geografiche di ogni tempo con un nostro celebre motto: "Se vuoi andare lontano, compra una carta geografica e prendi il treno della fantasia!"

Carta politica e stradale degli Stati UnitiCarta politica e stradale degli Stati Uniti
(XXI secolo)